L’origine della specie – Wii Balance Board e il suo antenato, Amiga JoyBoard.

Ultimamente, sarà la vecchiaia, ma nel mondo video ludico tutto mi sa di già visto, ho difficoltà a trovare originalità nelle “novità” che quotidianamente ci vengono servite. Questo non solo nei “concept” dei moderni videogiochi ma anche nel campo dell’interazione con il media stesso, campo dove Nintendo con la sua Wii sta giustamente riscuotendo il successo che merita, ma non posso non raccontare Il deja-vu che mi ha colto dopo la presentazione della famigerata novità del momento, la Wii balance board, e di come qualcosa di molto simile uscii ben 25 anni or sono!

La prima volta che ho avuto occasione di vedere la balance board di Nintendo infatti mi si è palesata immediatamente in mente l’immagine del JOYBOARD della Amiga Corp.

 
Pubblicità del JoyBoard… “Guarda mamma! Senza mani!”

Questa mitica periferica la avvistai la prima volta sulle pagine della mia lettura preferita degli anni ’80, VIDEOGIOCHI del Gruppo editoriale Jackson, per essere precisi nel n.8 del 1983, da un reportage fotografico del mitico CES di Las Vegas. Quella piccola news è rimasta impressa in maniera indelebile nella mia memoria a lungo termine.

 

il Joyboard è un oggetto quasi mistico per chi conosce bene la storia del videogioco, ed in qualche modo legato ad uno dei computer che più hanno segnato il mercato videoludico degli anni 80/90, Amiga. Ebbene si, pochi conoscono questo antenato della Wii balance board e ancor meno l’hanno visto, eppure ha giocato un ruolo importantissimo nella storia del videogioco e dell’informatica più in generale. Il Joyboard infatti è stato uno dei primi tentativi da parti di Amiga Corp. di essere notata dal mercato del tempo.


Logo Amiga Corp.

Per i pochi che non lo sapessero, ricordo che il progetto Amiga è nato indipendentemente da Commodore, marchio a cui poi si è indissolubilmente legato. Nel 1982 infatti Jay Miner, storico progettista del chip video dell’Atari 2600 lasciò Atari, insieme ad altri suoi stretti collaboratori, e fondò grazie ai finanziamenti di 3 dentisti della Florida, una nuova società, chiamata inizialmente Hi-Toro, dove Jay e il suo staff iniziarono a progettare quella che nella loro testa sarebbe dovuta diventare la console “definitiva” e partirono con un progetto dal nome in codice “Lorraine”, quello che poi diventerà il computer AMIGA di Commodore.

La nascita di questa periferica è quindi da collocare quando il progetto Amiga stava nascendo e i temerari ideatori volevano legare al marchio una serie di oggetti innovativi e di successo che avrebbero creato “branding” e fatto riconoscere la nuova macchina una volta uscita sul mercato, oltre che finanziare la società nel frattempo che il progetto Amiga veniva portato a compimento.

I primi anni ’80 sono stati un periodo florido di invenzioni e innovazioni per molte compagnie operanti nel mercato informatico e videoludico. Tutti sperimentavano nuove interazioni con i computer e l’introduzione nel mercato di massa delle interfacce utente grafiche (GUI) e del mouse risale proprio a quel periodo.

Il Joyboard rappresenta uno dei primi tentativi di rinnovare l’interazione del videogiocatore con il mezzo elettronico. Anziché utilizzare un joystick o pad da tenere in mano il joyboard richiede che l’utente stia in piedi davanti al videogioco.

 
“Mogul Maniac” il videogioco di sci fornito con il Joyboard – “così reale che ti congelerai!”

Per utilizzare la funzione del “fire” il Joyboard permetteva di collegare un joystick in serie (c’è una porta joystick sul joyboard stesso) per avere accesso al mitico pulsante rosso.


Surf’s up, il secondo videogioco uscito per il Joyboard, un gioco di simulazione del surf.

L’oggetto, si sa, non ebbe il successo sperato, ma oggi il Joyboard deve essere ricordato anche per un altro importantissimo ruolo nella storia della progettazione di Amiga. In un intervista RJ Mical dichiarò infatti che il Joyboard fu il responsabile della nascita del mitico messaggio di errore di Amiga: GURU MEDITATION!

Durante la progettazione del “Lorraine”, come in tutti i progetti innovativi e complessi, numerosi erano i problemi a cui si doveva trovare una soluzione. Meditare sul perché qualcosa aveva causato l’errore e trovare quindi la soluzione necessitava innanzitutto di calma e concentrazione. I progettisti svilupparono quindi un giochino da utilizzare con il joyboard chiamato “Zen Meditation” che richiedeva semplicemente di rimanere in prefetto equilibrio ed immobili seduti sul joyboard. Se il programma rilevava anche il minimo movimento un messaggio rosso lampeggiante ricordava di fare la “GURU MEDITATION”!

Per concludere, certo di non essere stato l’unico a ricordarsi di questa “balance board” primitiva, ovviamente negli USA diverse persone avevano già segnalato la cosa, ma nella breve “googlata” in proposito ho trovato un articolo del grande Ian Bogost che spiega magistralmente quello che ho in testa e che spesso mi trovo a dire a questo proposito:

“La mia opinione non è che Nintendo abbia “rubato” l’idea di una pedana interattiva dalla defunta Amiga corporation, ne che le migliorie apportate non siano importanti. Piuttosto vorrei suggerire che i prodotti come il Wii-Fit non nascono dal nulla. la Wii balance board è il risultato finale di decadi di sperimentazione nelle interfacce fisiche e nella progettazione creativa di videogiochi. Gli attuali videogiocatori come gli attuali recensori farebbero bene ad imparare la storia del proprio media (il videogioco) per capire bene da dove arrivano novità come quest’ultima.”  – Tratto da “The Prehistory of Wii Fit” – 15 Luglio 2007 – di Ian Bogost, traduzione di Carlo Santagostino. http://www.watercoolergames.org/archives/000823.shtml


Off Your Rocker, l’ultimo videogioco pubblicato per il JoyBoard in maniera “amatoriale” dalle rimanenze di magazzino dopo la vendita di Amiga Corp. a Commodore, oggi raro oggetto da collezione.

 

 

 

 

 

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